La felicità o la tristezza del Natale?

Il Natale è alle porte e come tutti gli anni ognuno di noi può sperimentare emozioni contrastanti rispetto a questa festività. In prossimità e durante le feste potremmo provare emozioni di gioia, frenesia, eccitazione, ma anche tristezza, solitudine, malinconia.

Non é vero infatti che le feste natalizie e quelle di fine dell’anno portino con sé sempre gioia e felicità. Oggi sono molte le ricerche che evidenziano una maggiore frequenza del cosìddetto “Christmas Blues” , ossia una forma di tristezza e melanconia che sembra attivarsi proprio nel periodo delle festività natalizie.

Il National Institute of Health riporta addirittura un’elevata incidenza di suicidi e di tentati suicidi in questo periodo dell’anno, così come un aumento o acutizzazione di sintomi depressivi o comunque flessioni del tono dell’umore.

Ma allora perché si rischia di essere più tristi a Natale, rispetto ad altri periodi dell’anno? Si possono delineare 5 fattori psicologici alla base di questa “tristezza natalizia”:

  1. Il disturbo affettivo stagionale. In inverno si assiste ad una riduzione dell’esposizione alla luce solare e si sa come il clima freddo e le giornate corte, hanno la loro influenza sull’umore.
  2. Chi ha difficoltà affettive e relazionali può vivere come una costrizione il clima di felicità e festa del Natale, così come l’implicito di trascorrere le feste in compagnia di parente o amici (che già scarseggiano tutto l’anno), può generare  ancora più senso di solitudine.
  3. Perdita delle persone care. Le ricorrenze attorno alle feste possono attivare la nostalgia e la mancanza dei parenti o amici che non ci sono più.
  4. Resoconti di fine anno. Inevitabilmente la fine di un anno ci porta a guardarci indietro e fare un bilancio di cosa è andato e cosa no, di cosa abbiamo realizzato o perduto e se questo bilancio non è positivo, ovviamente porta con sé delusione e tristezza.
  5. Aspettative irrealistiche sulle festività e su modelli di armonia familiare e amicale. Durante il Natale non si è tutti più buoni e tutti i dissapori non si appianino da sé! Il dover festeggiare felici o il dover far per forza le feste tutti insieme, lì dove si è persa o non c’è mail stata felicità e unità, genera pura costrizione e malessere.

E quindi come è possibile invece promuovere una maggiore “felicità natalizia”?

  1. Stabilire limiti e modalità di partecipazione agli eventi sociali. Non sentirsi in colpa se si vuole modulare o eliminare la propria partecipazione, se questo genera sofferenza.
  2. Stare nel qui ed ora, nel momento presente. Godersi ogni singolo momento senza farsi influenzare da aspettative irrealistiche sul futuro.
  3. Stabilire degli obiettivi personali per vivere con più serenità e soddisfazione personale, in maggiori periodi dell’anno e non per forza solo a Natale
  4. Ricordarsi che il Natale è una festività sacra che richiama a significati profondi di rinascita, pace e amore incondizionato.
  5. Fare in modo che i propri sogni e i desideri non diventino delle aspettative rigide su noi stessi e sul nostro valore.

Detto ciò auguro a voi tutti di conservare intatta un po’ della meraviglia che i bambini hanno di fronte al Natale e alla vita in generale, come se avessimo ogni giorno tutta la vita davanti, da goderne passo dopo passo…..

A cura della dott.ssa Maria Cristina Bivona

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